Superbonus qual è il nuovo obbligo da rispettare, un obbligo da non sottovalutare se non si desiderano conseguenze di rilievo.
Il Superbonus continua a far parlare di sé, nonostante tutte le modifiche introdotte nel corso del tempo che ne hanno modificato sostanzialmente la portata. ma la gli adempimenti e le pratiche amministrative legate a questa misura sono ancora un obbligo da rispettare per tutte le figure interessate.
Che si tratti di condomini e semplici proprietari di abitazioni, oppure di aziende del settori edilizio e di professionisti, occorre tenere presenti tutte le scadenze e modifiche introdotte nel tempo. Una materie tutt’altro che semplice che deve essere seguita con attenzione, per evitare spiacevoli conseguenze. Vediamo infatti qual è l’ennesimo adempimento da rispettare relativamente al Superbonus.
L’Agenzia delle Entrate ha recentemente avviato un’attività di compliance relativa alle comunicazione di variazione catastale degli immobili oggetto di Superbonus. Proprio a questo proposito il CNI (Consiglio nazionale degli Ingegneri) ha inviato ai propri iscritti un’importante circolare sulla questione.
Il CNI evidenzia che l’aggiornamento della situazione catastale è un adempimento già previsto dalla normativa. Quindi le varie ultime disposizioni sono un richiamo agli obblighi preesistenti a chi ha fruito del Superbonus e che al termine dei lavori ha incrementato la rendita catastale dell’immobile per effetto dei lavori stessi. Quindi alcuni interventi edilizi rendono obbligatoria la comunicazione di variazione catastale.
Nel dettaglio l’aggiornamento catastale è obbligatorio quando i lavori edilizi determinano un cambiamento quantitativo con variazioni dell’estensione delle superfici principali e accessorie dell’immobile. Comunicazione obbligatoria anche in caso di cambiamenti qualitativi, cioè per cambiamenti che hanno effetti sulla categoria e la classe dell’unità immobiliare urbana, con influenze sulla rendita catastale.
Questa alcune dei lavori che determinano il nuovo adempimento. I restauri e risanamenti che portano aumenti della rendita catastale. Le modifiche di impianti, di tipologia e distributive che incidono sulle caratteristiche degli immobili. Infine le ristrutturazione e manutenzioni straordinarie che comportano una crescita del valore di mercato e della redditività dell’immobile almeno del 15 per cento.
Lo strumento principale per la presentazione delle variazioni catastali è rappresentato dal DOCFA (Documento catasto fabbricati). Questo consente di determinare la nuova rendita dopo le variazioni catastali prodotte all’immobile. Qualora il valore stimato sia diverso dalla rendita presente in visura con valore superiore almeno del 15 per cento, il documento di aggiornamento dovrà essere presentato agli uffici competenti.
La variazione catastale non è necessaria se non ci sono modifiche alla superficie; per installazione di impianti fotovoltaici di potenza inferiore a 3 kW, per interventi ordinari e straordinari di manutenzione (per pavimenti, tetti, facciate eccetera) che utilizzino materiali comparabili agli originali.
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